Zeta Edizioni

Recensioni

MAMBILLA PLATEAU

RECENSIONI DA LETTORI

19 settembre 2017
… mi mancano una trentina di pagine ….. è molto bello e reale soprattutto
Edda Mattiuzzo

16 settembre 2017
Leggere il tuo libro era un dovere … ma che mi piacesse così tanto tanto non pensavo.
Sono un semplice lettore e il mio giudizio vale poco, però so quanto importante può essere un tale impegno di forza mentale e fisica. Sarà perché ricordi i tempi della nostra giovinezza … sarà perché è scritto a brevi capitoli, non lo so, però lo sto leggendo volentieri. Ciao

… sono le 4:35 … ho finito di leggere Mambilla Plateau … è stata un’intensa emozione … cazzo Diego .. però!
Stefani Luigi

15 settembre 2017
Letto. Bellissimo
Albina Tiveron

14 settembre 2017
….. Emozione pura e grande felicità leggere qualcosa che in qualche modo tocca da vicino sia me che Giorgio …..dopo 40 anni rivivere quello spezzone di vita. GRAZIE di cuore Zussa Diego
Edda Mattiuzzo Campanaro

12 settembre 2017
Dalla copertina mi sembra un libro di Wilbur Smith (proprio quello che cercavo e che volevo sentirmi dire e già detto da altri)
Ettore Perazzetta

12 settembre 2017
Ciao Diego.
Ieri sera ho saputo del tuo libro … stamattina l’ho cercato e l’ho preso …ho già cominciato a leggerlo … promette bene .. bravo Diego, apprezzo lo sforzo per questo tuo lavoro .. il libro ha anche un bell’aspetto estetico .. complimenti.
Passerò per la dedica . Buona fortuna.
Gigi Stefani

02 settembre 2017
Un grazie a Diego anche per avermi fatto pervenire il suo inedito racconto autobiografico sulla coraggiosa esperienza di vita e di lavoro di un ventenne nell’Africa negli anni ’70. Molto interessante e anche un po’ spunto di riflessione, soprattutto per tanti giovani di oggi in cerca di un orizzonte.
Claudio Basso

30 luglio 2017
Ciao Diego
allora complimenti, ho letto proprio volentieri il libro!! con curiosità, piacere e attenzione per i temi trattati.
Si, perché devo dire che quando hai voluto approfondire argomenti che ti stavano a cuore l’hai fatto con cognizione, competenza e profondità.
Dalla descrizione dei progetti alle fasi del lavoro, ma anche le belle immagini dell’ambiente africano, dalla natura ai personaggi tipici (indimenticabile il re), il piacere della compagnia e dell’impegno… Hai anche saputo contestualizzare il tutto con notizie storico-politiche e sociologiche ben argomentate, che senza essere pesanti hanno conferito al testo un valore aggiunto.
Perché la tua scrittura disinvolta, spesso leggera e scanzonata che aiuta il lettore nell’andare avanti nel racconto piuttosto lungo nel complesso, nasconde in realtà un profondo coinvolgimento nell’esperienza e una grande nostalgia per il tempo irripetibile e sereno della gioventù per te indissolubilmente legato alla terra d’Africa.
Hai fatto un buon lavoro!
Dott.sa Barbara Frate

17 luglio 2017
Ho terminato il libro. Mi è piaciuto molto, credo che possa essere adatto ad un pubblico molto vasto, di giovani, ai quali può comunicare l’entusiasmo per il lavoro e le soddisfazioni professionali, ai meno giovani come me, perché ci ritrovano tutte le emozioni del passato, come se il tempo non fosse trascorso, a un pubblico allargato, perché veicola il concetto, fondamentale nella situazione attuale, “aiutiamoli a casa loro”.  Ora lo sta leggendo Claudia, mia moglie. Ho inviato un attimo fa un messaggio alla Onlus “SIVtro – Vétérinaires sans frontières” che ha sede a Padova (Viale dell’Università n. 10 – tel. 049.8084159). La Onlus si occupa principalmente di progetti di veterinaria e di agronomia, di formazione del personale, di informazione comunicazione e diffusione, ma è interessata a tutte le attività svolte nei Paesi in via di sviluppo. Ho chiesto loro se sono disponibili a incontrarsi con te per dare pubblicità al tuo libro. Mettiti anche tu in contatto con loro. Da alcuni anni non frequento più la Onlus, ma sono stato socio fondatore, membro del Consiglio direttivo e l’ho sempre inserita come partner nei miei progetti in Mali fino al 2014, quando ho interrotto tutto per motivi di sicurezza. Teniamoci in contatto, con la speranza di incontrarci un giorno.Gian
Dott. Gian Sartirano